Rel Canonical SEO: cos’è e come si usa

Tempo di lettura: 2 minuti


  • Scritto da Roberto Paolucci il 3 Dicembre 2022
  • e aggiornato il 27-11-2024
  • in SEO

Cos’è il Rel Canonical

Il Rel Canonical è un elemento HTML utilizzato per poter comunicare ai motori di ricerca, in caso di più URL con contenuto simile o uguale, qual è la pagina canonica, ovvero quella da ritenere la principale. In questo modo si prevengono le duplicazioni di dati. Bisogna specificare che è il webmaster a suggerire ai motori di ricerca quale URL considera la preferita, quindi più che una direttiva, si può dire che quello del webmaster è un consiglio per migliorare il modo in cui lo spider legge il nostro sito.

Quando bisogna utilizzarlo?

Il Rel Canonical ha come obiettivo quello di risolvere i problemi di duplicazione all’interno di un sito. Infatti, due o più pagine con contenuto simile possono recare al sito delle penalizzazioni ed è proprio per questo che bisogna far buon uso del Rel Canonical. In questo modo infatti si evita la possibilità che uno stesso testo/contenuto possa essere raggiunto con link differenti e possa competere in SERP per le stesse parole chiave target.

Due casi in cui si può usare il Rel Canonical sono:

  • Quando un contenuto simile è fornito da più URL
  • Quando lo stesso identico contenuto è fornito da più URL

Si implementa un link rel canonical quando, avendo due pagine da gestire, si desidera far indicizzare i contenuti della prima e, allo stesso tempo, si desidera che quei contenuti siano presenti nella seconda. Il link Rel canonical dovrà quindi essere implementato nella seconda. La prima pagina, invece, sarà la principale ovvero quella canonica, dove si indicizzeranno i contenuti.

Ma quali sono alcune particolarità del Rel canonical?

  • È possibile che una pagina venga canonizzata da un URL di protocollo http ad uno https e viceversa.
  • Lo si può inserire nelle intestazioni HTTP
  • Può essere utilizzato tra domini differenti o tra più sottodomini (quest’opzione viene chiamata in gergo tecnico cross domain)
  • Per far sì che i crawler dei motori di ricerca lo possano rilevare non bisogna bloccarne la scansione attraverso robots.txt

Come utilizzarlo

Per poter implementare sul proprio sito il Rel Canonical bisogna operare sulla tag head dove va specificato.

Esistono molti modi per poter utilizzare il Rel canonical, eccone alcuni:

Tag rel=canonical

In questo caso è necessario semplicemente aggiungere nel codice delle pagine un tag link in grado di indirizzare alla pagina principale. Quest’azione ha però dei pro e dei contro: esso permette infatti di mappare un numero illimitato di pagine, ma allo stesso tempo rischia di aumentare le dimensioni della pagina stessa, funziona solo per i siti HTML (quindi non per i PDF) e può compromettere, nelle pagine molto grandi, la gestione della mappatura.

Esempio:

<link rel="canonical" href="https://nomesito.tld/pagina-canonica" />

Intestazione HTTP rel=canonical

In questo caso devi inviare un’intestazione rel=canonical all’interno della risposta di una pagina Non Html, ad esempio per un PDF. Anche quest’azione riporta dei pro e dei contro, ma, a differenza della prima, in questo caso vi sono maggiori benefici ovvero: non si aumentano le dimensioni di una pagina e si può mappare un numero infinito di pagine duplicate. Come contro vi è una possibile complicazione nella gestione della mappatura su siti di grandi dimensioni o di cui i link vengono spesso modificati.

Es. Link:

<https://nomesito.tld/downloads/documento.pdf>; rel="canonical"

Sitemap XML

Con questo metodo potete identificare le pagine canoniche all’interno di una Sitemap XML. Questa tecnica è perfetta per implementare e gestire siti di grandi dimensioni o di cui i link e URL vengono spesso modificati. I contro sono però dati dal fatto che Googlebot deve identificare in ogni caso tutte le pagine duplicate per ogni pagina canonica dichiarata nella Sitemap. Inoltre per Googlebot rimane un indicatore decisamente meno efficace rispetto ai due precedenti.

Metodi alternativi

Come metodi alternativi troviamo l’utilizzo del Reindirizzamento 301 che indica a Googlebot che l’URL che è stato reindirizzato è quello da considerare migliore, e quindi da rendere canonico, rispetto all’URL prestabilito precedentemente. Questo metodo deve essere usato solo se si vuole rendere la pagina precedente obsoleta.

Se una delle varianti su cui si sta operando è una pagina AMP bisogna seguire le linee guida delle pagine di questo tipo. Le linee guida vi indicheranno passo per passo come designare la pagina canonica e come invece identificare la variante AMP. Inoltre, valuta di implementare HSTS per evitare che Google imposti erroneamente una pagina canonica.

Quando si adoperano i metodi sopra riportati bisogna anche fare attenzione ad alcuni passaggi che è meglio evitare. Tra questi troviamo

  • Evitare di utilizzare, per la canonicalizzazione, il file robots.txt
  • Evitare di utilizzare uno strumento per la rimozione degli URL perchè rimuoverà tutte le versioni di quel URL dal motore di ricerca.
  • Evitare di specificare diversi URL come canonici usando lo stesso o diversi metodi.
  • Quando crei il link evita di utilizzare l’URL duplicato ed utilizza subito quello canonico. Usando sempre lo stesso URL, infatti, si può aiutare Google a identificarlo come preferito.
  • Se vuoi impedire che una pagina canonica venga selezionata, evita di usare noindex: in questo modo, infatti, la pagina rischia di venire esclusa dall’indice.

Articolo a cura di Gabriele Rispoli, Consulente SEO dal 2011, particolarmente esperto in SEO tecnica e strategica per eCommerce, turismo e adult.

Non faccio grandi cose ma piccole cose che sembrano funzionare bene.

Roberto Paolucci

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